Scopri le novità della seconda edizione

Detour. Festival del Cinema di Viaggio
Padova, 15-20 ottobre 2013

L’edizione di quest’anno si presenta davvero molto ricca: quasi trenta i film presentati nei sei giorni di festival, con una nuova sezione, Viaggio in Italia, che si aggiunge al concorso internazionale, agli eventi speciali e all’omaggio all’autore. Ed è proprio la retrospettiva dedicata a Wes Anderson a renderci particolarmente orgogliosi. Si tratta infatti di uno dei registi contemporanei più amati dalla critica e dal pubblico, un cineasta visionario che in pochi anni ha realizzato opere meravigliose e personali, un cinema il suo popolato da personaggi indimenticabili entrati ormai nell’immaginario collettivo. Un’occasione davvero unica per poter vedere su grande schermo tutti i suoi film.
Per la seconda volta Detour racconterà storie di viaggi, di scoperte, di esperienze. I percorsi saranno diversi e spesso distanti tra loro, a volte lineari, altre volte accidentati, ma a guidarci c’è sempre l’idea di esplorare i confini, per realizzare una sorta di catalogo personale dell’immaginario che il cinema ha costruito e continua a costruire intorno all’esperienza straordinaria che ogni viaggio porta con se.

Marco Segato – Direttore Artistico

 

Si è chiuso a giugno con successo il bando per partecipare al Concorso Internazionale. Anche quest’anno ha confermato una grande attenzione e adesione al festival: tanti i film iscritti provenienti da ventisette paesi diversi. La selezione ufficiale sarà comunicata a settembre.

Detour aprirà con un evento davvero speciale: l’anteprima assoluta di River Water, film documentario di Paolo Muran e Nicola Pittarello, che racconta lo straordinario viaggio Giacomo De Stefano e il suo progetto Man on the River. Dopo aver passato vari anni a lavorare come architetto e project manager, Giacomo reinventa la sua vita intraprendendo un viaggio di 5200 km da Londra a Istanbul, con una piccola barca a remi e vela, attraversando i fiumi dell’Europa e passando per 15 paesi nell’arco di due anni. Man on the River è un viaggio slow e sostenibile, una riscoperta e un ritorno alle radici primordiali dell’uomo dove i fiumi erano considerati fonte di energia e vita. Un’avventura eccezionale ed un invito alla società dei consumi ad una decrescita felice attraverso un armonioso rapporto con la natura. Come racconta Giacomo: un viaggio alla ricerca di un nuovo concetto di mondo, di economia, di relazioni umane, un nuovo modo di toccare questa terra con gentilezze a leggerezza.

LOmaggio all’autore è dedicato a Wes Anderson, uno dei più acclamati cineasti contemporanei. Non un semplice omaggio ma una retrospettiva completa, la prima in Italia, con tutti i suoi film, a cominciare dai primi due lungometraggi inediti per le sale italiane Bottle Rocket (Un colpo da dilettanti, 1996) e Rushmore (1998).
I suoi film, ricchi di invenzioni stilistiche hanno di fatto reinventato il genere della commedia conrisvolti surreali e malinconici. I personaggi, affidati a un gruppo di attori che spesso ritornano da un’opera all’altra (Owen e Luke Wilson, Bill Murray, Jason Schwartzman), compongono un universo umano eccentrico e stralunato. Sono degli outsider e dei sognatori, fragili e inadeguati, in perenne conflitto con nuclei famigliari sui generis e con le regole imposte dalla società. Ed è attraverso il viaggio che questi antieroi cercano di inseguire i loro desideri e risolvere i propri conflitti.

rushmore

Il festival ospiterà fuori concorso film importanti di autori riconosciuti, sempre legati al tema del viaggio, da Roberto Rossellini, Jerry Schatzberg a Michel Gondry.

In attesa del festival Detour proporrà a settembre tre giornate (18-20 settembre) di eventi al Superflash Store di Padova. Di grande interesse l’incontro curato da Touring Club Italiano con Silvestro Serra, direttore di Touring, Giuseppe Cederna, attore  e scrittore di viaggio, sul ruolo dell’immaginario cinematografico nel successo turistico di un luogo. A chiudere i tre giorni una maratona di lettura con On the Road di Jack Kerouak e Booksharing.