Giuria

La Giuria del festival è composta da Giuseppe Piccioni (Presidente di Giuria), Anita Caprioli, Paolo Cottignola, Efraim Medina Reyes, Alessandro Rossetto.
 

Giuseppe Piccioni
Giuseppe Piccioni regista, sceneggiatore e produttore tra i più interessanti del panorama cinematografico italiano, debutta nel 1987 con il suo primo lungometraggio, Il grande Blek, che ottiene un Nastro d’Argento e viene presentato con successo alla Selezione Ufficiale del Festival di Berlino. Con Chiedi la luna, nel 1991, vince la Grolla d’Oro per la miglior regia, mentre la protagonista Margherita Buy viene premiata con il Sacher d’Oro. Seguono Condannato a nozze (1992) e Cuori al verde (1995), commedia agrodolce su tre quarantenni in crisi. Nel 1999 realizza Fuori dal mondo: il film ha un notevole successo di pubblico e critica e vince 5 David di Donatello, tra cui miglior film. Nel 2001 partecipa Mostra del Cinema di Venezia con Luce dei miei occhi, che vale la Coppa Volpi per entrambi i protagonisti, Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli. Seguono La vita che vorrei (2004), Giulia non esce la sera (2009) e Il rosso e il blu (2012) con Riccardo Scamarcio e Margherita Buy.

 

Anita Caprioli
Anita Caprioli è tra le più apprezzate attrici del cinema italiano degli ultimi anni; ha recitato in numerosi film, tra cui: La prima neve di Andrea Segre (2013); Immaturi e Immaturi – Il viaggio di Paolo Genovese (2011 e 2012); Corpo celeste di Alice Rohrwacher (2011), per cui è stata nominata ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento come Migliore Attrice non Protagonista; Si può fare di Giulio Manfredonia, I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo (2008); Non pensarci di Gianni Zanasi (2007); Manuale d’amore di Giovanni Veronesi (2005); Ma che colpa abbiamo noi di Carlo Verdone (2003); Santa Maradona di Marco Ponti, Vajont di Renzo Martinelli (2001); Denti (2000) di Gabriele Salvatores; Tutti giù per terra di Davide Ferrario (1997).
 

Paolo Cottignola
Paolo Cottignola ha firmato il montaggio di molti importanti film italiani degli ultimi vent’anni. Ha collaborato con diversi registi e in particolare con Ermanno Olmi e Carlo Mazzacurati. Nel 2002 ha ricevuto il David di Donatello come Miglior Montatore per Il mestiere delle armi di Olmi, riconoscimento a cui sarà candidato nuovamente per La giusta distanza di Mazzacurati nel 2008. Tra i numerosi titoli della sua filmografia si ricordano: La leggenda del santo bevitore (1988), Il mestiere delle armi (2001), Cantando dietro i paraventi (2003), Centochiodi (2007), Terra madre (documentario, 2009), Il villaggio di cartone (2011) di Olmi; L’estate di Davide (1998), la serie dei tre Ritratti dedicati a Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello (1999-2002), La lingua del Santo (2000), L’amore ritrovato (2004), La giusta distanza (2007), La Passione (2010), Sei Venezia (documentario, 2010) e Medici con l’Africa (documentario, 2012) di Mazzacurati.
 

Efraim Medina Reyes
Efraim Medina Reyes è nato nel 1967 a Cartagena e vive tra la Colombia e l’Italia. Ha esordito nel 1988 con il libro Seis informes a cui ha fatto seguito nel 1995 la raccolta di racconti Cinema Albero (Fusi Orari) con cui ha vinto il prestigioso Premio Nacional de literatura. Con Feltrinelli ha pubblicato C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo (2002), Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin (2004), La sessualità della Pantera Rosa (2006), Quello che ancora non sai del Pesce Ghiaccio (2013).
Ha diretto il film Esercizio dell’anima, scrive per il teatro, collabora con la rivista Internazionale ed è uno dei membri della 7 Torpes Band.
 

Alessandro Rossetto
Alessandro Rossetto ha studiato cinema e antropologia a Bologna e Parigi. È autore cinematografico, regista e direttore della fotografia-operatore alla macchina. Nel 1997 ha diretto il suo primo film documentario, Il Fuoco di Napoli, cui seguono Bibione Bye Bye One (1999), Chiusura (2002), Feltrinelli (2006), Raul (2007, uno dei capitoli de L’Orchestra di Piazza Vittorio: I diari del ritorno), tutti distribuiti a livello internazionale e presentati in alcuni tra i maggiori festival del mondo. Nel 2010 il New York Documentary Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva. Il suo primo lungometraggio di finzione Piccola Patria (2013) è stato presentato nella sezione Orizzonti alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.