Alla scoperta del Progetto Fuorirotta

Alla scoperta del Progetto Fuorirotta

La sesta edizione di Detour ospiterà vari appuntamenti dedicati al progetto FuoriRotta. L’anteprima del Festival, Aspettando Detour, prevede la presentazione e la proiezione di ben tre progetti FuoriRotta: Rosadeiventi, di Alessandra Cappelletti e Alice Zecchinelli; Postini di guerra, di Domenico Centrone, Alessio Gonnella e Simone Vacca; infine Mingong, di Davide Crudetti. Nei giorni di Festival, inoltre, la Libreria La forma del libro ospiterà due incontri: mercoledì 4 ottobre Martino Viviani presenterà il progetto Martino l’arrotino, venerdì 6 Veronica Tosetti, Stefano Fasano ed Eliana Albertini Spomenik. La Jugoslavia che resta.

L’occasione è giusta per presentarvi il progetto FuoriRotta, sostenuto da Montura e Internazionale.

FuoriRotta è un progetto che nasce per aprire una riflessione sul diritto di viaggio in un’epoca di grandi contraddizioni, tra il consolidarsi della globalizzazione dei consumi, delle merci e delle comunicazioni (ma non dei diritti) da una parte, e il rafforzarsi di barriere che rendono difficili le interazioni tra le persone dall’altra.

Il viaggio è da sempre veicolo di conoscenza dell’altro, di contaminazione delle idee e di apertura dei propri confini. Non tutti, però, possono viaggiare o sanno di poterlo fare. Il diritto al viaggio è oggi messo fortemente in pericolo dalla crisi economica, dalle varie strutture – fisiche ma non solo – che ci siamo costruiti attorno, dalle insicurezze politiche e da una concezione di viaggio che ci allontana sempre più dalla spontaneità.

FuoriRotta, progetto di azione culturale sul diritto di viaggio, prende il via con un viaggio: nel 2014, Andrea Segre, Simone Falso e Matteo Calore partono per un’avventura in una terra di confine, a piedi, tra le steppe euroasiatiche del Kazakistan Occidentale, per capire se stessi e l’epoca che stavano vivendo. L’esperienza è stata raccontata in un documentario, in un libro fotografico e in vari diari di viaggio.

Il progetto mira a promuovere, attraverso dei bandi, altri percorsi fuori rotta, intrapresi con mezzi non omologati, via terra o via mare, attraverso luoghi e storie non scontati. Per conoscere esperienze diverse da un punto di vista sociale, umano e naturalistico non è necessario raggiungere paesi lontani, è sufficiente essere curiosi e sapersi porre le domande giuste.

Seguendo le proprie inclinazioni i viaggiatori (non turisti) sono invitati a condividere, attraverso il linguaggio che più li rappresenta – cinema-documentario, diari, reportage, fotografia, comunicazione sociale -, le loro storie. Storie di viaggi economicamente sostenibili, in cui c’è il tempo per assorbire ogni novità e in cui è lo scambio, esperenziale o materiale, a muovere ogni cosa.

Viaggiare fuorirotta significa non accettare le regole che negano il viaggio, cercare strade per farlo oltre la crisi e viverlo nella sua essenza di togliere protezioni alla conoscenza. Viaggiare fuorirotta significa viaggiare potendo scegliere la propria direzione.

Il progetto FuoriRotta può essere seguito sul sito ufficiale o sulla sua pagina Facebook.



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