Diego Luna presenta Mr. Pig

Diego Luna presenta Mr. Pig

Mr. Pig verrà proiettato venerdì 7 ottobre alle ore 22.15. Il film è uno dei sette titoli che fanno parte del Concorso Internazionale, la sezione competitiva di Detour.

Queste le parole che il regista del film, Diego Luna, ha scelto per presentare al pubblico Mr. Pig:

Mr. Pig è un film iniziato cinque anni fa, quando Augusto Mendoza e io viaggiavamo verso Londra per promuovere Abel. Ci siamo dati il compito di usare i tempi di attesa dei voli e il recupero delle sbornie per scrivere un nuovo film.

Augusto e io volevamo scrivere un film su un padre e una figlia. Ci siamo concentrati sulla figura di un allevatore che non poteva sopportare di vedere ciò che per tutta la vita aveva rappresentato un atto d’amore trasformarsi in un’industria, ossessionata in quanto tale dalla produttività e non più interessata al significato dell’atto, tantomeno al modo corretto di farlo: l’allevamento dei maiali. Abbiamo quindi iniziato a comporre una storia che, gradualmente, si è trasformata in una lettera d’amore per i nostri genitori. Durante il processo di scrittura, Augusto ha infatti perso il padre; è divenuto sempre più chiaro che lo scopo del nostro film era il racconto del momento preciso in cui bisogna dire addio ai propri genitori. Il nostro percorso era divenuto chiaro. Avremmo raccontato la storia di un padre e una figlia… con un maiale nel mezzo!

Mr. Pig rappresentava una sfida molto interessante, un viaggio on the road. Così abbiamo deciso di imbarcarci nel medesimo viaggio che i nostri personaggi intraprendono nel film, e di raccontare la nostra esperienza. Il contesto delle nostre avventure è divenuto l’asse centrale della storia: i luoghi e i personaggi trovati a Jalisco, in una spiaggia idilliaca del Pacifico messicano, sono finiti per dar forma al progetto. Con ogni probabilità, è il Messico ad essere il vero protagonista di Mr. Pig.

Ci siamo poi imposti una regola generale. Niente poteva essere frutto della nostra immaginazione, anzi!, gli eventi e gli incontri durante il viaggio dovevano basarsi su cose esistenti. Questo ci ha costretti a provare in prima persona il viaggio che Ambrose avrebbe poi fatto, e le realtà che avrebbe affrontato in Messico. Nessuno della troupe lavorava da casa, o in ufficio. Il film ha costituito un viaggio in tutto e per tutto: ci ha obbligato ad abbandonare la nostra comfort zone e a cominciare ad essere un vero team.

Il processo del casting, poi, è stato insolito. Abbiamo iniziato con il maiale. Ho incontrato più di quaranta maiali, vivendo letteralmente la stessa, sfortunata realtà da cui Ambrose vuole sfuggire. Alcuni animali erano davvero sospettosi riguardo alle nostre intenzioni. Animali di più di 90 chili venivano trasportati in una piccola gabbia, ignari di ciò che avrebbe potuto accadergli. Abbiamo trovato i nostri maiali preferiti, e ne abbiamo comprati quattro, offrendogli un’esperienza che avrebbe per sempre cambiato le loro vite. Hanno avuto ampi spazi in cui vivere, giardini rigogliosi in cui muoversi e curiosare. L’addestramento è iniziato tre settimane prima dell’inizio delle riprese. Quattro maiali, maschi, hanno imparato a camminare vicino alle persone, a salire e scendere da un furgone, a distendersi su un letto e a sentirsi a proprio agio a fianco di una persona distesa. Credo sia stata un’esperienza liberatoria, per loro; sicuramente è stata emozionante per noi!

Poi, abbiamo dovuto trovare il nostro Ambrose. Ho avuto il piacere di conoscere Danny in un bell’incontro ad Atlanta, dove abbiamo parlato per ore della sua infanzia e del suo rapporto con gli animali. In quelle poche ore, ho capito di trovarmi di fronte a Mr. Pig. Augusto e io abbiamo rimesso mano alla storia, re-immaginandola con Danny protagonista.

Il passo successivo è stato scegliere Eunice, la figlia. Il nostro casting director ha avuto una brillante intuizione: Maya è una donna splendida, e un’attrice eccezionale. Avevamo sentito che era in cerca della possibilità di fare un film diverso rispetto a quelli che aveva fatto in precedenza. Un dono, per me come per qualunque regista: un’attrice impegnata e desiderosa di spingersi oltre i limiti che quest’industria ci impone.

Infine è arrivato Josè María, un grande attore, amico e compagno di avventure. Era così entusiasta all’idea che la sua euforia ha contagiato chiunque sul set. Addirittura, per dare più autenticità al suo personaggio ha finito per passare il tempo con la vera famiglia che abitava il ranch che abbiamo usato nel film!

In generale, Mr. Pig è stata un’esperienza bella e avvincente. L’elemento on the road, che ci ha “costretti” a girare il film quasi interamente in ordine, ci ha permesso di inserire nel racconto quello che abbiamo vissuto sulla strada. Dirigere è un’esperienza liberatoria, piena di contrasti e sfide che ti chiedono di scavare a fondo dentro te stesso. È un processo che ti fa riflettere sotto ogni aspetto, e un lavoro che richiede l’ascolto e la crescita attraverso l’interazione – e il confronto – con gli altri.



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